Meno di una settimana fa la Svezia festeggiava la vittoria dell’Europeo Under 21. Portogallo battuto in finale, decisiva la freddezza degli svedesi ai calci di rigore.

Tanti osservatori a lavoro durante la manifestazione per scovare i campioni del domani. Alcuni già noti, altri hanno imparato a farsi conoscere in quei giorni. Molti portoghesi, che nonostante la finale persa ha messo in vetrina giovani di talento e con grandi qualità.

Uno tra tutti è il portoghese José Sa (’93). Giovanissimo portiere del Maritimo, squadra portoghese, che potrebbe già veder partire quest’estate il suo numero uno. Ottima struttura fisica, bravo nelle uscite sia alte che basse, buona reattività e riflessi. È uno dei volti noti di quest’Europeo, già sul taccuino di molte squadre.

In difesa uno dei migliori giocatori del torneo è stato sicuramente Paulo Oliveira (’92), difensore centrale, forte fisicamente e pulito negli interventi. Il ragazzo dello Sporting Lisbona ha un futuro già scritto: più volte in patria è stato paragonato a Ricardo Carvalho e i presupposti per raggiungere gli stessi livelli ci sono tutti

Altro talento portoghese è sicuramente William Carvalho (’92), solo omonimo di Ricardo. Mediano incontrista che gioca davanti alla difesa, forte e roccioso, abile nel gioco di testa e nell’anticipo. Su di lui da tempo ha messo gli occhi l’Arsenal di Arsene Wenger, uno che di giovani se ne intende. Chissà se tra un po’ di tempo parleremo di lui come il futuro Vieira.

Un giocatore che non ha bisogno di presentazioni è il centrocampista del Liverpool Emre Can (’94). In questo europeo l’abbiamo visto nel suo ruolo originale (In Inghilterra ha giocato quasi sempre nei tre di difesa). Buona tecnica, bravo nelle interdizioni e ottimo tiro da fuori. Personalità ed esperienza che hanno trascinato la Germania. Uno dei pochi a salvarsi.

Parlando di centrocampisti di talento non si può non nominare Bernardo Silva (’94). Caratteristiche da trequartista per il giocatore del Monaco: rapidità, abilità nell’uno contro uno, ottima visione di gioco e bravo ad inserirsi negli spazi. Giocatore devastante. Abbiamo imparato a conoscerlo quest’anno con Jardim in panchina, che quest’anno ha stupito tutti in Champions affossando l’Arsenal di Wenger e mettendo in seria difficoltà la Juventus.

In attacco il giocatore che ha fatto sicuramente meglio è John Guidetti (’92). Si è preso le responsabilità e il peso di tutto il reparto offensivo della Svezia trascinandola fino alla vittoria finale. Un fisico che non ha nulla da invidiare ai più forti, buona visione della porta, sempre al posto giusto al momento giusto. Guidetti è di proprietà del Manchester City, ma non è escluso un trasferimento già dalla prossima stagione: potrebbe esserci una lotta tra tutti i top club per portare a casa la nuova stella del calcio svedese.

Gianluca Matteucci